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- Published: 09 July 2014
Il ritmo interno al mio ultimo progetto pittorico è un ritmo lento.
C’è una lavorazione che prevede molti passaggi.
Mi accorgo che con la tecnica delle polveri non è corretto parlare di strati.
La materia è ridotta ai minimi termini.
Sono piuttosto velature. Il deposito del pigmento non è quantificabile in termini di spessore.
Forse micron.
La consistenza del velo di polvere.
Polveri opache e coprenti.
“Polvere”, che etimologicamente mi piace si leghi in un certo senso a farina (pollen) e muovere, agitare (pallo).
Non è espressione pura di pittura gestuale.
Quasi sparisce l’importanza del segno e della grafia veloce, immediata o istintiva.
La gestualità è interna al quadro, è nel modo in cui si stendono le “Pol-Velature” sulla tela.